top of page

PAROLE SICILIANE INTRADUCIBILI

  1. Azzizzare. Significa mettere a posto, aggiustare, fare in modo che qualcosa funzioni.

  2. Ammatula. Vuol dire “inutilmente” o “invano”. Avrete sicuramente sentito il modo di dire “longo a matula”.

  3. Ntzù. Lo schiocco della lingua, un suono che dice tutto. Lo sappiamo, non è tecnicamente una parola, ma viene usata come tale. È un modo per dire no, che rende più di ciò che si può dire.

  4. Camurria. Vuole dire “noia”, “seccatura”, ma è molto più efficace. Quante volte avete sentito dire “Mi, che camurria!”?.

  5. Annacari. Significa “cullare”, “dondolare” ma anche, in generale, dovere gestire qualcosa. “Ora te lo annachi tu!”.

  6. Arriminarsi. Diverso dal semplice “arriminare”, che vuol dire “rimescolare”, usato in questa forma vuol dire “sbrigarsi”, “darsi una mossa”.

  7. Murritusu. Questa parola vuol dire “discolo”.

  8. Nicareddra. Non c’è modo migliore per dire “piccolina”: il suono stesso di questa parola è dolce, come la si può tradurre in italiano?

  9. Strafalariu. Ha il significato di “chiassoso” o “volgare”.

  10. Schiffaratu. Si utilizza per indicare qualcuno che non ha nulla da fare, cioè non ha “chiffari”. Ma quanto è meglio di un semplice “non indaffarato”?


Comments


You Might Also Like:
About Me

Alverio Leone, nato a Siracusa, Sicilia, lavoro nel mondo del turismo da tanti anni e cerco di far scoprire ai visitatori che scelgono la mia terra, tradizioni e luoghi da non perdere.

Join my mailing list

Search by Tags

© 2017 by Detal s.r.l.

bottom of page